domenica 5 dicembre 2010

La
SVEGLIA
Movimento Politico
lasveglia.alcamo@gmail.com


Si stima che gli Alcamesi disabili che hanno bisogno di assistenza socio-sanitaria a domicilio siano circa 2500 e quindi circa 2500 famiglie vivono nel disagio per questa disabilità di un loro familiare.
Le normative nazionali e regionali tutelano questa fascia debole della popolazione che dovrebbe essere assistita tramite l'ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Il problema, però, sta nei costi notevoli che questa assistenza comporta e per questo motivo, di fatto, i disabili che ad Alcamo usufruiscono di questo tipo di assistenza sono solo poche decine. La stragrande maggioranza viene lasciata senza un'adeguata assistenza socio-sanitaria domiciliare.
Per tentare di estendere a tanta gente disabile il diritto negato all'assistenza domiciliare, in data 12 dicembre 2010, alle ore 17, presso il Centro Congressi Marconi di Alcamo, La SVEGLIA presenterà una propria proposta nel corso di un convegno dal tema
Assistenza socio-sanitaria in rete
Rilevanza sociale della disabilità
Il convegno si potrà seguire in diretta su internet all'indirizzo:
e i disabili o i loro familiari potranno porre delle domande anche da casa.
In allegato si invia la locandina del convegno che, se credete nella validità di questa nostra iniziativa, siete pregati di diffondere a tutti i vostri amici.
Nel corso del convegno dovrebbero intervenire in teleconferenza personalità di notevole rilevanza sociale e politica che porteranno il contributo della loro esperienza nel campo dell'assistenza domiciliare ai disabili.
Un cordiale saluto da
Vito Pipitone
portavoce de
La SVEGLIA

martedì 2 novembre 2010


La

SVEGLIA

Via Manzoni 20 - Alcamo
lasveglia.alcamo@gmail.com

LA SVEGLIA è un movimento politico costituito da un gruppo di cittadini che sentono il bisogno di dare il loro contributo a migliorare le condizioni sociali ed economiche della nostra gente.
Il Movimento si pone al di fuori degli schieramenti politici classici (centrodestra, centrosinistra o altro) e mette al centro dell'azione politica il superiore interesse della Città e dei tanti problemi della gente che la classe dirigente attuale non ha saputo risolvere.
Il Movimento è aperto a chiunque voglia partecipare alla gestione della città nell'interesse prioritario degli Alcamesi e con particolare attenzione alle sue realtà più deboli e indifese.
L'elemento di coesione del Movimento sarà il progetto per lo sviluppo della Città, che i componenti dovranno scrivere in armonia, condividere e far conoscere ai nostri concittadini.
Il movimento è aperto a tutti gli Alcamesi, in forma organizzata o anche singolarmente, e non saranno prese in nessuna considerazione le appartenenze politiche, ma solo la volontà di agire nell'interesse della città e questa volontà non ha colore politico.
In allegato si invia Codice Etico Deontologico che si sono dati i componenti del Movimento Politico “LA SVEGLIA”
I Cittadini che condividono il presente codice etico e questo orientamento politico e che vogliono dare il loro contributo intendendo associarsi al Movimento Politico LA SVEGLIA, possono manifestare la loro volontà ad un aderente al Movimento, il quale porterà la richiesta di adesione all'Assemblea dei Soci a cui è demandata la responsabilità dell'adesione.

Il portavoce de
LA SVEGLIA
Vito Pipitone



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CODICE ETICO DEONTOLOGICO DEL MOVIMENTO POLITICO

"LA SVEGLIA"
__________




PREMESSA

Il presente Codice Deontologico è vincolante per tutti gli aderenti al Movimento politico in genere e, in ogni caso, costituisce valore comportamentale per tutti coloro che vogliano intrattenere un'attività, a qualsiasi titolo con " LA SVEGLIA. Il Movimento "LA SVEGLIA" si costituisce in Alcamo nel mese di Aprile dell'anno 2010.
Nel codice deontologico, l'adesione al Movimento, sia in forma individuale o come associazione, resta finalizzata alla collaborazione per perseguire gli obiettivi del Movimento, che sono quelli della promozione del territorio, dal punto di vista politico, ambientale, socio-culturale ed economico.
Il presente codice si propone infatti di portare nel quotidiano un modo di lavorare e di collaborare al di sopra dell'interesse personale del singolo. Il lavoro anche politico del movimento deve essere sempre finalizzato al beneficio dell'intera società e non egoisticamente solo a beneficio di coloro che appartengono al Movimento, al partito o agli amici o ad una ristretta cerchia di persone, in particolar modo se questo danneggia effettivamente o anche solo potenzialmente qualcun altro, magari i deboli della società.
Tutti, in genere, sono tenuti alla conoscenza delle norme del presente Codice Deontologico, e alla loro osservanza; è auspicabile che tutti si sentano in dovere di diffonderne il contenuto e chiederne il rispetto.
L'ignoranza delle regole cui ci si deve attenere, non esime colui che è tenuto a rispettarle per il ruolo che ha deciso liberamente di svolgere, dalla responsabilità disciplinare conseguente la loro eventuale violazione. L'iscritto è tenuto a svolgere il proprio ruolo avendo cura del principale obiettivo perseguito da "LA SVEGLIA ":
  • L'UNITA' NELLA DIVERSITA';
  • OPERARE SEMPRE PER IL BENE DI TUTTI E PER PROMUOVERE, GOVERNARE E SALVAGUARDARE IL TERRITORIO.
Il rispetto di queste semplici regole porterà ad agire al di sopra dei propri interessi personali e per il bene della collettività, scopo finale dell'attività politica del Movimento. Ogni aderente è tenuto a collaborare con "LA SVEGLIA" solo ove sia convinto del percorso e delle finalità che il Movimento politico persegue. Diversamente potrà rivolgersi con la massima libertà, autonomia ed indipendenza a quelle istituzioni che diffondono e agiscono con valori che rispondono di più al suo sentimento e al suo pensiero, umano, morale, etico e politico.

Principi generali

ART.1 – Ambito e applicazione

Le norme di cui al presente codice deontologico sono dirette agli aderenti e a tu1ti coloro che intrattengono una relazione a qualsiasi titolo con il Movimento Politico denominato LA SVEGLIA.
Queste norme formano un corpo unitario che completa le norme di autodisciplina del Movimento Politico LA SVEGLIA ed in ogni caso le norme regolamentari dettate dagli organi all'uopo preposti.

ART. 2 – Potestà disciplinare

Spetta all'assemblea degli aderenti al Movimento la potestà di intraprendere l'azione disciplinare nei confronti del soggetto che si renda responsabile di violazioni, sia delle norme che regolano la vita del Movimento politico al suo interno, sia di scelte politiche non dettate dal movimento.
Le sanzioni che potranno essere irrogate saranno proporzionate alla gravità dei fatti commessi e terranno conto anche della eventuale reiterazione di comportamenti non conformi alle regole e ai principi ispiratori del Movimento, nonché di ogni specifica circostanza, soggettiva e oggettiva, che ha concorso a determinare il comportamento contestato come contrario alle norme.

ART. 3 – Responsabilità disciplinare

La responsabilità disciplinare discende dall'inosservanza dei doveri, indipendentemente dal grado di volontarietà della condotta tenuta, anche se omissiva.
Oggetto di valutazione è il comportamento complessivamente tenuto, o meno, in relazione alle circostanze, ai fatti e alle persone ed in ogni caso ai soggetti coinvolti, in modo attivo o passivo.
Nel caso di vari addebiti, gli stessi possono essere discussi e valutati complessivamente nell'ambito dello stesso procedimento.

ART.4 – Doveri di lealtà, probità, dignità e decoro

L'aderente è tenuto ad ispirare la propria condotta, sia all'interno che all'esterno del luogo ove si trova a svolgere il proprio ruolo ai più elevati standard di probità, dignità e decoro.
Deve essere sottoposto a procedimento disciplinare l'aderente al quale sia imputabile con sentenza definitiva, un comportamento in violazione delle norme della legge dello stato in cui vive o opera.
L'aderente deve essere sottoposto a procedimento disciplinare anche se i fatti di cui si sia reso responsabile non riguardano l'attività connessa al ruolo politico o all'attività del Movimento, quando tali fatti si riflettano sulla sua reputazione e/o compromettano o possano compromettere l'immagine del Movimento o di suoi appartenenti.
L'aderente, indagato o imputato in un procedimento penale, è tenuto a comunicare il suo status, non appena ne venga a conoscenza, al Presidente o agli organi de1 Movimento a ciò preposti. L'assemblea degli aderenti deciderà se l'imputazione è da considerare circostanza di esclusione da cariche rappresentative o dallo stesso Movimento.
L'aderente deve avere consapevolezza del fatto che, la propria immagine, attraverso le cariche che assume, è influenzata anche dal comportamento che gli viene attribuito.


ART. 5 – Doveri di comportamento e di servizio

L'aderente considera proprio dovere accrescere le conoscenze dei principi ispiratori del Movimento, dello Statuto, dei regolamenti, e di tutto quanto svolto dal Movimento stesso, al fine di utilizzare il tutto per promuovere il benessere dell'individuo, della comunità e più in generale della società.
In ogni ambito, l'aderente opera per aiutare le persone, sia come individui che come gruppo sociale all'interno del quale si muove nelle relazioni con il mondo, affinché l'azione di tutti sia finalizzata ad un comportamento consapevole, autonomo, congruo ed efficace.
È dovere dell'aderente svolgere con fedeltà il proprio ruolo ed il proprio servizio a favore delle persone che gli si rivolgono o con le quali si trovi ad intrecciare relazioni di vita o politiche. Lo stesso deve orientare il proprio comportamento al più alto spirito di servizio a favore della comunità umana nella quale si muove e dalla quale riceve supporto per poter continuare la propria attività.
L'aderente deve essere consapevole del fatto che il suo comportamento, il suo esprimersi e la sua presenza nel territorio costituiscono, in ogni modo, un esempio per altri sia in positivo che in negativo; pertanto si impegna ad orientarsi in modo da non creare scandalo o sentimenti negativi nei confronti di chiunque, sia con le parole che con le azioni.
L'aderente, che viene eletto o promosso a qualsiasi titolo in rappresentanza del movimento, deve essere consapevole che le sue azioni politiche sono dettate dalle decisioni dall'assemblea del movimento che, pertanto, viene consultato ed informato periodicamente sull'attività svolta dal rappresentante all'interno dei vari organismi politici.
L'aderente, che viene eletto o promosso a qualsiasi titolo in rappresentanza de1 movimento e percepisce compenso per la stessa, al fine di agevolare e sostenere l'attività politica, versa un contributo al movimento pari ad un minimo del 20% dei compensi percepiti per la carica.

ART.6 – Osservanza dei principi dettati dal Codice Deontologico

L'aderente è tenuto a conformare il proprio comportamento ed il proprio modo di esprimersi ai più alti valori Umani nel rispetto della dignità dell'uomo, conformandosi ai principi dettati a questo scopo e applicati e diffusi nell'azione politica del Movimento.
L'aderente è tenuto a rifiutare la propria collaborazione ad iniziative lesive della dignità e del decoro dell'essere umano, della società, della comunità in cui vive od opera o, in ogni caso, lesive dei principi sostenuti e promossi da "LA SVEGLIA.

Rapporti con terzi

ART. 7 - Responsabilità sociale e responsabilità personale

L'aderente è consapevole della responsabilità che assume nei confronti della società nell'ambito della quale svolge la propria azione personale, professionale, sociale e politica.
La responsabilità sociale è quella che all'iscritto deriva dall'operare nel contesto sociale in cui è inserito.
La responsabilità personale è quella che deriva alla persona per essere stata l'agente dell'azione o dell'omissione, ed in ogni caso dall'aver tenuto comportamenti che hanno avuto riflessi sullo stato delle persone ovvero hanno influito o abbiano potuto influire sulla libertà, dignità, e rispetto di altri individui, e siano state compiute per effetto della specifica volontà individuale.
È del pari qualificabile come responsabilità sociale quella derivante dal fatto che, nell'ambito del percorso politico svolto come servizio, intervenga significativamente nella vita dei terzi in genere alterando le possibilità di sviluppo, di crescita o di realizzazione di un progetto che legittimamente ai terzi compete.
L'aderente deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l'uso non appropriato della propria influenza, e non utilizzare, abusandone in qualsivoglia modo o per scopi individuali, egoistici ovvero in ogni caso personalistici, la fiducia e le eventuali situazioni personali di soggetti con i quali entra in relazione.
L'opera individuale deve essere sempre finalizzata ad apportare beneficio alla società o alla comunità; in ogni azione deve sempre essere evitato al massimo il disagio ed il danno a terzi.



ART. 8 – Personalità della responsabilità

Ferme restando le distinzioni sopra evidenziate, l'aderente è personalmente responsabile di ogni atto compiuto nei confronti dei terzi e delle loro conseguenze.
L'aderente non può addurre a giustificazione del proprio comportamento contrario alla legge, ai principi etici o morali, il fatto che, una determinata conseguenza non possa essere stata da lui prevista, conoscibile o conosciuta, ovvero che il proprio atto fosse stato compiuto a possibile beneficio del movimento o di qualsiasi individuo terzo.
L'aderente deve prestare attenzione ad ogni espressione nei confronti di coloro con i quali entra in relazione per tentare di prevenire eventuali azioni che possano nuocere a tutti coloro cui LA SVEGLIA si rivolge.

ART. 9 – Rispetto del valore dell'azione degli iscritti e dei terzi

L'aderente è consapevole del fatto che la propria azione, compiuta con le regole dettate per il buon risultato, ha un valore immensamente più grande del semplice corrispettivo in denaro o in natura che potrebbe essere chiesto in generale. Lo stesso, pertanto, non deve barattare la propria azione con un qualunque corrispettivo di cui possa avvantaggiarsi personalmente, beni o servizi in genere, in quanto verrebbe in tal modo violato un principio fondamentale dell'azione del Movimento.
Se per lo svolgimento di una determinata azione è stato previsto un corrispettivo, l'iscritto è tenuto ad onorare l'indicazione e richiedere il corrispettivo indicato. Diversamente è debitore del maggior corrispettivo percepito nei confronti del soggetto che lo ha pagato.
All'aderente è vietata qualsiasi attività che, in ragione del rapporto creatosi in forza della sua appartenenza al Movimento, possa apportargli vantaggi diretti o indiretti di carattere patrimoniale o personale, in aggiunta al compenso legittimo eventualmente pattuito con il destinatario del servizio.

ART. 10 – Decoro e dignità

Nell'esercizio della propria azione politica e civile l'aderente è tenuto ad uniformare la propria condotta ed il proprio comportamento ai principi di dignità e decoro.

ART. 11 – Comportamenti scorretti

L'aderente non deve assumere pubblicamente comportamenti scorretti finalizzati al procacciamento di fama personale a discapito dell'onore e del decoro altrui.
La pubblicità e l'informazione concernenti l'attività dell'iscritto o del Movimento devono essere ispirate a criteri di serietà e tutela dell'immagine del Movimento e delle finalità politiche e sociali che si prefigge.

Relazioni fra gli aderenti

ART. 12 – Rapporti fra iscritti

I rapporti fra gli aderenti devono ispirarsi al principio del più alto rispetto reciproco, alla verità, alla lealtà e allo spirito di colleganza.
La solidarietà fra gli aderenti non deve in alcun modo andare a discapito dei terzi.

ART. 13 – Dovere di aggiornamento

L'aderente, in relazione al ruolo che è chiamato a svolgere, è tenuto al costante studio e all'aggiornamento delle proprie competenze, anche al fine di favorire la diffusione della conoscenza per il benessere umano e sociale.

ART. 14 – Tutela della libertà altrui

Gli aderenti sono tenuti al massimo rispetto del diritto di ogni essere umano di scegliere autonomamente e liberamente le persone che debbano svolgere incarichi per il benessere della società.

ART. 15 – Rispetto del lavoro

L'aderente tratta con onore il lavoro, svolto da lui o dagli altri, e con tale rispetto onora gli individui con cui collabora o con i quali mantiene dei contatti in forza della carica che ricopre sia per il Movimento che nella propria vita professionale.

Sanzioni

ART. 16 – Provvedimenti disciplinari

L'aderente che si rende responsabile della violazione in tutto o anche solo in parte del presente codice, dovrà rispondere del proprio comportamento all'organo locale o centrale all'uopo predisposto. Tale organo adotterà, in funzione della gravità del comportamento, il provvedimento ritenuto più idoneo che può comportare anche la sospensione temporanea o definitiva dall'azione del Movimento, o da alcune cariche.

Disposizioni finali

ART. 17 – Disposizioni finali

Nessun comportamento· di chiunque potrà mai essere inteso come deroga tacita o esplicita del presente codice deontologico che deve intendersi come parte di un complesso di norme etiche e comportamentali che ogni singolo individuo è tenuto a rispettare nei confronti di tutti e del Movimento.
Ogni diversa disposizione in deroga potrà essere emanata solo ed esclusivamente in forma scritta.
Il complesso di norme del presente codice ha valore convenzionale e non si pone in contrasto con qualsiasi norma di legge i cui contenuti possano esser eventualmente incompatibili, in tutto o anche solo in parte con lo stesso.

I cittadini che condividono il presente codice etico e questo orientamento politico e che vogliono dare il loro contributo intendendo associarsi al Movimento Politico LA SVEGLIA, possono manifestare la loro volontà ad un aderente al Movimento il quale porterà la richiesta di adesione all'Assemblea dei Soci a cui è demandata la responsabilità dell'adesione.